La preintesa appena stipulata recepisce quanto stabilito nell’accordo politico definito ieri tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati di categoria.
In particolare è stata definita una prima significativa tranche di aumenti spettanti al personale docente, educatori e Ata in base al CCNL relativo al triennio 2019-2021.
Inoltre si prevede espressamente che il negoziato dovrà proseguire per regolare ulteriori aspetti del trattamento economico e per definire tutta la parte normativa, con particolare riguardo agli istituti delle relazioni sindacali e del trattamento giuridico.
Per quanto riguarda la parte economica, come sopra detto, si tratta di un’anticipazione che però assicura ai lavoratori il grosso (il 95%) di quanto stanziato dalle precedenti leggi di bilancio per il rinnovo contrattuale. Inoltre vengono utilizzate per incrementare gli stipendi anche le risorse stanziate dall’ultima legge di bilancio per il 2023 che erano destinate al salario accessorio del personale docente, educatori e ata.
Nel contratto sono state definite le tabelle analitiche relative agli incrementi degli stipendi tabellari e delle indennità fisse (si tratta della Rpd per i docenti, del Cia per il personale ATA e dell’indennità di direzione per i DSGA) riguardanti i singoli profili professionali in relazione alle specifiche fasce di anzianità.
Sempre per quanto riguarda gli aspetti economici, con apposita dichiarazione congiunta, le parti si sono date atto che, in applicazione dell’intesa sottoscritta col Ministero, al personale scolastico dovranno essere distribuiti -entro dicembre- gli ulteriori 100 milioni di euro non appena saranno stanziati con apposito decreto.
Sulla base delle risorse fin qui rese disponibili l’aumento medio mensile per i docenti è circa 101 e 81 euro medi mensili per il personale ATA, mentre gli arretrati medi sono di circa 2.300 euro lordi al netto dell’indennità di vacanza contrattuale e dell’elemento perequativo.
Il giorno 15 novembre riprenderà la trattativa per completare il CCNL 2019-2021 con riguardo alla parte normativa e all’utilizzo delle ulteriori risorse rese disponibili dall’Intesa col Ministero, in particolare i 300 milioni di euro per la valorizzazione professionale docenti e i 36,9 milioni per la revisione dei profili professionali del personale Ata. Le risorse aggiuntive acquisite per il CCNL sono il frutto del grande impegno e della mobilitazione messe in campo dalla FLC CGIL nei mesi addietro con l’obiettivo di innalzare i livelli stipendiali dei lavoratori