Manovra: sulla scuola alcuni miglioramenti ma ancora gravissime carenze. Riprende la mobilitazione per un investimento straordinario


Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

Ad una prima lettura del testo della Legge di Bilancio dopo l’approvazione del maxi-emendamento da parte del Governo, si rinvengono alcuni miglioramenti rispetto al testo in entrata che sono frutto della nostra iniziativa di mobilitazione.

Fra questi riteniamo significativi:

  • l’incremento dei fondi per la valorizzazione del personale docente con l’eliminazione dell’indecente finalizzazione della cosiddetta “dedizione al lavoro”,
  • l’aumento dei fondi contrattuali alla voce salario accessorio,
  • la terza fase assunzionale per il personale ex LSU in possesso dei requisiti ma non immesso in ruolo per mancanza di posti nella provincia di appartenenza,
  • l’incremento del Fondo unico nazionale per il finanziamento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici,
  • l’attribuzione alle scuole sottodimensionate di un dirigente scolastico e DSGA fino agli anni 2023/2024,
  • la riduzione da cinque a tre anni del blocco della mobilità per i DSGA
  • la salvaguardia dei posti docenti laddove le graduatorie dei concorsi siano state approvate oltre il 31 agosto.

Queste acquisizioni, se confermate, sono il frutto della mobilitazione che abbiamo lanciato in tutto il Paese e che ha visto il suo culmine nello sciopero del 10 dicembre.
Tuttavia restano nel testo enormi carenze che richiedono il rilancio dell’iniziativa sindacale.

I fondi per l’organico covid aumentano ma, vista la necessità di mantenere tutti i contratti in essere, non basteranno per coprire fino a giugno l’intero fabbisogno di personale docente e ATA. È quindi indispensabile rendere disponibili da subito i risparmi di spesa che esistono su questo capitolo e incrementare le somme da destinare alla copertura integrale fino al 30 giugno per arrivare al consolidamento di questo organico.

Tra le misure mancanti riteniamo di una gravità inaudita il mancato superamento dei blocchi imposti per legge sulla mobilità del personale e il permanere della norma sull’insegnamento di scienze motorie nella primaria (inserito a sottrazione delle future immissioni in ruolo dei docenti della scuola primaria) e la mancanza di misure chiare e decise per l’eliminazione del precariato docente e ATA tramite un’ulteriore fase straordinaria di assunzioni.

Occorre inoltre intervenire per l’emanazione di un bando di concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA che hanno svolto la funzione per tre anni anche senza titolo specifico.

E, diciamo da subito, che le risorse stanziate per il contratto non ci soddisfano: sul fondo serve un miliardo di euro.

Per questo noi non ci accontentiamo, lo abbiamo detto e lo ribadiamo.

Da subito chiediamo un intervento straordinario sulla scuola che dia risposte a tutti i punti della nostra piattaforma insieme alle altre organizzazioni che, come la nostra, vogliono continuare a lottare.